Non ci sono notizie recenti riguardanti una sospensione di Tadej Pogačar dalle attività sportive. Al contrario, il ciclista sloveno ha concluso una stagione eccezionale nel 2024, vincendo sia il Giro d’Italia che il Tour de France, oltre al Campionato del Mondo su strada. Questi successi hanno suscitato alcune speculazioni e sospetti riguardo alle sue prestazioni, ma Pogačar ha affrontato direttamente queste insinuazioni, sottolineando l’importanza della salute e della trasparenza nello sport.
In un’intervista rilasciata a ottobre 2024, Pogačar ha dichiarato: “Il ciclismo è vittima del suo passato, ma sarebbe stupido mettere a rischio la propria salute per 10 anni di carriera”. Ha inoltre aggiunto: “Se metti a rischio la tua salute per 10 anni di carriera, è come buttare via la tua vita: non voglio correre il rischio di ammalarmi” .
Le prestazioni dominanti di Pogačar hanno inevitabilmente portato a paragoni con il passato del ciclismo, un’epoca segnata da scandali legati al doping. Il direttore del Tour de France, Christian Prudhomme, ha riconosciuto che, considerando il passato non troppo lontano del ciclismo, i dubbi sono legittimi. Tuttavia, ha anche sottolineato che esistono controlli rigorosi e indipendenti per garantire la pulizia dello sport .
Pogačar ha espresso la speranza che, con il tempo, la fiducia nel ciclismo possa essere ristabilita: “Forse tra qualche generazione la gente dimenticherà il passato, dimenticherà Armstrong e quello che stava facendo all’epoca. Il nostro è uno sport già abbastanza pericoloso così com’è con gli incidenti, i limiti che non si possono superare per il cuore” .
È importante notare che, nonostante le speculazioni, non ci sono prove concrete o accuse formali contro Pogačar riguardo all’uso di sostanze dopanti. La sua squadra, la UAE Team Emirates, ha sempre sostenuto pratiche etiche e trasparenti. Ad esempio, hanno recentemente deciso di rinunciare all’uso del monossido di carbonio per misurare i benefici dell’altitudine sui corridori, una pratica legale ma cont
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